Il progetto “jazzincase“, nato dalla collaborazione di Kiki Orsi alla voce, Luca Tomassoni al basso e contrabbasso e Claudio Trinoli alla batteria, è uno smooth-jazz estremamente moderno e versatile.
Il progetto, da tre menti e talenti, si compone di altrettanti e numerosi artisti di livello per questo album “the Second” che da poche settimane ha visto la luce, in uscita digitale. Il panorama artistico è quindi composto da: Toti Panzanelli (chitarra), Alessandro Deledda (piano e tastiere e arrangiamenti), Luca Scorziello (percussioni), Eric Daniel (sax), Massimo Guerra (tromba), Emanuele Giunti (piano), Giovanni Sannipoli (sax), Peter de Girolamo (piano, tastiere e arrangiamenti), Nerio Papik Poggi (arrangiamento di Slave to the rhythm).
Dodici brani, ricchi e densi, coinvolgenti e avvincenti per un sound fra lo smooth e il funk… e tanto altro!
- The Game: un brano dal ritmo latino, che ci offre emozioni calde, come di un intreccio di sguardi e un amore caldo come l’estate
- Sing it back: un altro latin, ma stavolta più incalzante e penetrante. Il tema è molto ritmico e viene decorato bene dal call-response della sezione fiati che ben si sposano in questa reinterpretazione del brano dei Moloko.
- Mr. Gorgeous: la terza traccia torna sul ritmo jazz, ma con sonorità smooth proprie del progetto, e l’uso di numerosi elementi elettronici. Un brano che all’ascolto risulta efficace che grazie al sound jazz e i suoni utilizzati offrono un sound misterioso e curioso da ascoltare
- Beautiful like me (a paper doll): un’apertura molto ampia ed evanescente per questo brano, che evolve in un bel groove funk, grasso grosso e d’impatto.
- Cover me: un brano intimo, anche grazie al testo che ascoltiamo, con un sound che utilizza prevalentemente l’elettronica e i loop. Grazie poi al pianoforte il brano vira verso suoni più naturali e un tempo più riconoscibile e netto, aprendosi poi totalmente all’acustico con contrabbasso e batteria. Brano ricco di opposti che si attraggono, respingono, rincorrono e, infine, completano. Il mio preferito devo dire, anche perchè la voce qui l’ho trovata, a mio gusto, al suo massimo fra canto e narrazione.
- Slave to the rhythm: Un bello sviluppo fra latin e funk per un brano preso in prestito (Grace Jones) fatto proprio con gran gusto, grazie all’arrangiamento curato da Nerio Papik Poggi
- Sweet Dreams: anche in questo caso l’opera di riarrangiamento è interessante e riprende il brano dandogli un carattere jazzistico efficace
- C’est un chat! (probable): dall’inglese al francese, per Kiki Orsi non ci sono limiti! Un funk in francese bello, groove pieno e composizione che ho gradito dove una lingua talmente delicata si sposa molto bene con la musicalità del brano
- Missis Hyde: altro brano in francese, ma con un tono e sound nettamente differente. Troviamo uno sviluppo più imponente e seppur ritmicamente incalzante, gli inserti swing donano ricchezza a questo inedito dei jazzincase. Come può suggerire il titolo, lo sviluppo ricorda propria un carattere multiplo e dinamico, quasi trasformista!
- Cocaine: altra bella reinterpretazione in stile jazzincase per una canzone degli anni ’70 di J.J. Cale (brano portato alla ribalta da Eric Calpton)
- Every Breath You Take: come per Grace Jones, anche qui la grande musica degli anni ’80 (Police) viene riportata in auge grazie a un interessante riarrangiamento. Versione delicata e ancor più profonda di come l’avessi mai ascoltata!
- Beatiful like me (take 2): i jazzincase ci offrono una seconda versione del brano, in chiusura del loro album. In questo caso un arrangiamento poliedrico con numerose sonorità e diverso dalla traccia omonima già presentata. Uno sviluppo che mi ha incuriosito molto!
Un album ricco di sorprese, tanto nei brani originali quanto nelle cover. Buon ascolto!