MILANO – La prima volta dell’Artchipel Orchestra (foto) al Blue Note di Milano sarà un concerto-evento per festeggiare la vittoria nel Top Jazz, il referendum indetto dalla rivista Musica Jazz, come miglior formazione italiana dell’anno: il collettivo fondato e diretto dal batterista e compositore Ferdinando Faraò debutterà sul palco del jazz club di via Borsieri domenica 14 maggio (ore 20.30; ingresso 25-30; biglietti in vendita al link www.bluenotemilano.com/evento/concerto-artchipel-orchestra-14-maggio-2023-milano) con l’organico al completo: Marco Fior e Marco Mariani (trombe), Rosarita Crisafi, Germano Zenga, Andrea Ciceri e Rudi Manzoli (sassofoni), Alberto Bolettieri (trombone), Alberto Zappalà (clarinetto basso), Carlo Nicita (flauto), Paola Tezzon (violino), Naima Faraò e Serena Ferrara (voci), Giuseppe Gallucci (chitarra), Luca Gusella (vibrafono), Andrea Serino (pianoforte), Gianluca Alberti (basso elettrico), Stefano Lecchi (batteria) e Ferdinando Faraò (direzione e arrangiamenti).
Al Blue Note il collettivo milanese presenterà arrangiamenti originali di composizioni di autori britannici ai quali ha dedicato una particolare attenzione in questi anni di attività: da Mike Westbrook a Robert Wyatt, da Lindsay Cooper a Hugh Hopper, da Phil Miller a Jonathan Coe. Proprio con Jonathan Coe, più noto al grande pubblico come romanziere ma apprezzato anche come tastierista e compositore, l’Artchipel ha ottenuto un altro prestigioso riconoscimento nell’ultimo Top Jazz, classificandosi al secondo posto nella categoria “Disco dell’anno” con l’album “Musiche di Jonathan Coe”. Due risultati notevoli, che si aggiungono ai tanti premi ottenuti in passato dalla critica specializzata: la formazione milanese si è aggiudicata, infatti, il Top Jazz come miglior band italiana anche nel 2012 e nel 2017 e si è piazzata al secondo posto nel 2014.
Gli ultimi attestati di stima in ordine di tempo hanno inorgoglito, com’è comprensibile, Ferdinando Faraò, deus ex machina dell’orchestra milanese: «Questi premi ci riempiono di entusiasmo e sono un’ulteriore conferma e un ulteriore apprezzamento del nostro lavoro. Apprezzamento giunto anche da jazzisti del calibro di Enrico Rava, Franco D’Andrea e Claudio Fasoli».
Oltre ai favori della critica, l’Artchipel, nata nel 2010, ha riscosso da subito anche quelli del pubblico, a cominciare dal live d’esordio in occasione dell’AHUM Milano Jazz Festival diretto da Antonio Ribatti: Faraò e i suoi musicisti si sono esibiti, infatti, nelle più importanti manifestazioni jazz nazionali, affiancati da ospiti internazionali quali Keith Tippett, Karl Berger, Mike e Kate Westbrook, Ingrid Sertso, Pete Whyman, Chris Cutler, Adam Rudolph, Cyro Baptista e Julie Tippetts. Cinque gli album già all’attivo: “Never Odd or Even”, “To Lindsay: omaggio a Lindsay Cooper”, “Artchipel Orchestra Plays Soft Machine”, “Truly Yours: musiche di Phil Miller” e, per l’appunto, il recente e applaudito “Musiche di Jonathan Coe”.