In una società dove la finzione è più importate della realtà, lontano dalle nevrosi dei like e delle visualizzazioni, Fabrizio Scrivano trova spazio per esporre in musica i suoi pensieri e le sue visioni attraverso un set di composizioni originali che fanno da trampolino per un avventuroso viaggio nell’improvvisazione e nell’esplorazione strumentale. Nei brani si fondono insieme richiami alla sua terra d’origine e a quella di residenza, creando legami e ponti che la musica rende naturali. Tra le note si intravedono l’amicizia, i suoi legami passati, presenti e futuri, il filo di una vita che si propone all’ascoltatore nella sua varietà. La scelta del quartetto formato da musicisti con caratteristiche molto diverse è l’incastro perfetto per fare risaltare le sfumature del quadro che Scrivano ha realizzato, dove ogni composizione ed ogni solo raccontano una storia senza scendere mai in tecnicismi meccanici, dove la melodia fa da tappeto e da colonna sonora ad immagini in movimento come in un film.